Giornata intera in una città che si sveglia nel torpore di un qualunque giorno della settimana, a bere vino alla cantina sociale, ridere del mondo, delle disgrazie, della vita e anche di loro ... così fusi in un'unica entità.
Terza cena insieme. E con questa superarono la metà di quanto gli era stato concesso da quell’ardito programma: gli rimasero solo due giorni.
Lui: “vedi? arriverà in un attimo ... eppure ne parliamo da mesi ... lo rifaremo, te lo giuro ..."
Lei: "... davvero? ... non si direbbe ... che tu lo voglia davvero, voglio dire"
Lui: "... non si direbbe? ... perché?"
Lei: "... sembri triste, pensieroso, preoccupato ... non ti lasci andare ... sembra che ti manchi qualcosa"
Lui: "... guarda che ti sbagli ... non è così ... magari solo qualche pensiero che, forse, mi ha disturbato un po' ... ma ci sei solo tu nella mia mente, te lo giuro ... oggi non ho pensato minimamente a casa ... e non so se è una cosa bella ... non c'è solo mia moglie, intendo ..."
Lei: "... certo ... ti capisco ... sei pentito di averlo fatto? ... per me è importante capirlo ... il sesso non conta, non c'è bisogno di vivere insieme per farlo ... è tutto il resto che ci cambia intorno che conta ..."
Lui: "... io sono felice con te, sei la donna che avrei sempre voluto e in questi giorni sono esattamente dove vorrei essere e sto facendo esattamente quello che ho sempre desiderato di fare accanto alla donna che ho sempre desiderato... non posso essere pentito di questo. Vorrei che fosse per sempre ... solo tu ed io ..."
(affermazione da non fare: primo errore)
Lui: "... e tu, piuttosto ... sei felice con me? ..."
(domanda da non fare: secondo errore)
Lei: "... si ... ovviamente, si ... solo ... mi sembra che mi manchi com’eri prima ... sembri un po' diverso da che sei qui … insomma ... ma è sicuramente una stupida impressione ... … hey ... sono felice con te ... non metterlo mai in dubbio ... anch'io ti vorrei solo per me ... ma non ho imparato ad accettare la situazione ... e forse è per questo che mi sembra tutto così strano ... poterti avere qui, all'improvviso, condividere le mie cose, il mio bagno, il mio letto con te ... insomma ... tutto ... devo abituarmici ... è parecchio tempo che vivo sola ..."
Lui: "... hai la sindrome del giorno dopo ... eppure l'abbiamo già fatto, i nostri non sono rapporti occasionali ..."
Lei: "... cosa hai detto? ... ma io non sto pensando a quello ... il sesso non c’entra ... mi piace con te ... non ti capisco ..."
Lui: "... hai ragione ... non volevo ... scusa ..."
Lei: "... hai di nuovo chiesto scusa ... riesci ad essere te stesso per una volta? ..."
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