È triste il silenzio,
lo è ancor di più quando si è costretti ad accettarlo,
quando non hai alternative,
quando pensi che sia l'unico modo per dire qualcosa.
Nel silenzio sono i ricordi a parlare,
le uniche voci che senti sono quelle del passato,
un passato fatto di piccoli momenti
che ora ti sembrano l'unica cosa per cui valeva la pena di vivere tutto questo.
Quando qualcosa improvvisamente finisce,
di solito senza una ragione precisa,
il mondo che dominavi, di cui eri protagonista,
ti abbandona, si allontana velocemente.
Diventi spettatore della tua stessa vita:
riesci a vederti mentre camminavi insieme a lei in quella che era la vostra piazza,
ti sembra di risentire la sua voce mentre parla con qualcuno che una volta eri tu,
e che adesso è così lontano.
Una strana sequenza di foto in bianco e nero che raccontano la vostra storia
piccoli dettagli di cui non riesci a liberarti e che rivivi con doloroso piacere.
Il dolore ha un certo fascino, viviamo tutta un'intera vita alla ricerca della felicità,
e quando finalmente ci troviamo di fronte a qualcosa di veramente bello,
lo affrontiamo con un tale timore che tutto diventa ansia e paura.
Abbiamo paura di essere felici, non lo crediamo possibile, e scappiamo.
Forse aveva ragione Wilde quando diceva che
la sola cosa peggiore di non ottenere ciò che si desidera è ottenerlo,
come se l'importante non fosse raggiungere l'obiettivo,
ma vivere in funzione di questo senza mai toccarlo veramente,
accontentandoci solo di sfiorarlo timidamente e poi lasciarlo andare,
per cercarlo ancora e ancora.
Anche se non so in che modo avrei potuto evitare tutto questo
mi sento proprio uno stupido;
ti ho lasciata andare via così, senza appello, quando tutto sembrava perfetto ...
almeno credo.
Se è vero che l'amore non è una condizione ma una scelta, un'arte,
allora tu, mia piccola dolcissima stronza, sei la mia opera più bella,
la più tormentata, la più vera.
Volevi che ti regalassi un mio brano,
beh ...
ti ho dato qualcosa di più di un brano ...
in silenzio ti ho donato i miei occhi,
il mio modo di vedere il mondo con le sue forme e i suoi colori ...
... e anche il coraggio che, ora, mi manca.
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