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Gone

from OltreAmare by Livio Amato

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Lui guardava i palazzi abbracciare il buio del cielo. E le luci che sono sempre accese. Non dormono mai nemmeno loro. Ed ogni tanto vedeva passare qualcuno. Era talmente notte che era quasi mattino. Chi si alzava presto per andare al lavoro, chi rientrava tardi perché domani ... era già domani! Chi andava altrove. Tempo fa rimaneva chiuso in macchina sotto casa sua e non voleva scendere. Non voleva. Oppure non ci riusciva. Aspettava la luce del giorno, per uscire dall'ombra. Poi tornava nell'ombra, per non vedere la luce del giorno. Succedeva così. Guardava quella stanza. Le foto, i segni tangibili di una vita intensa dove non si era risparmiato mai niente. Niente. E forse tutto avrebbe rifatto. Eppure si sentiva un estraneo lì. Anche se si fosse guardato in giro tutto avrebbe parlato di lui. Di loro. Tutto. La vecchia scrivania era imbrattata di tantissime scritte sbiadite. Una personalissima protesta contro tutti ma soprattutto contro sé stesso. Doveva decidersi a riprendersi le foto. Tutte. Avrebbe voluto riporle in una scatola da scarpe. Marrone. Le osservava. Quanta vita. Quanta. In una sorrideva che sembrava davvero felice, dietro di lui qualcuno con una parrucca argentata lo abbracciava e cacciava fuori la lingua ... se la ricordava quella foto. In una altra era fermo nel bel mezzo di una strada deserta ... Un'ombra si proiettava sui suoi piedi. Una strada asfaltata. Un suv nero ... un tramonto ... un autoscatto e quattro persone che alzavano le mani in cielo e sorridevano … che bella foto che era quella ... che colori. In quell'altra si girava di spalle. “Click”. Un concerto ... una birra in mano. Karling (lei diceva che le piaceva solo quella, ma beveva la mia). Che concerto. Il "loro" concerto. Quella sera erano stati davvero intimi ... applausi … per loro due ... chi l'avrebbe detto ... una folla davvero felice di trovarsi su di un altro pianeta. C'era anche un ritratto. I tratti della matita erano rimasti intatti. Lei era ritratta con lo sguardo serio ... perché in quel periodo non c'era più niente da ridere. Ed è in momenti come questo che diceva a sé stesso che lei le mancava. Quel giorno, ne era sicuro, una parte di lui se n'era andata. Per non tornare più ...

cinquegoccediopium.blogspot.com/2018/09/a-whole-story-tutta-unaltra-storia_65.html

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from OltreAmare, released October 31, 2018
Very special thanks to Sarah Flint, Emma Scinica, Wartin Emard, Erica Scourti and Elisa.

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Livio Amato Torino

Livio Amato è un compositore, melodista e soundscape designer italiano. Ha composto diverse colonne sonore per teatro, pubblicità, documentari, cortometraggi e altri progetti artistici. Ha collaborato con l’artista britannica Sarah Flint, tra il 2007 e il 2012, nel progetto ProjectMusa, che esplorava le connessioni tra arte visiva, musicale e misticismo. ... more

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